martedì, febbraio 28, 2006

ChAnGe un'esperienza chiamata vita

ebbene si la mia routine quotidiana è cambiata, diciamo pure stravolta. Pian piano son passata da vivere la notte a vivere il giorno, sento già qualcuno che sta ridacchiando e dicendo “ah! ce l’hai fatta cocca a venire alla luce..” questa è rivolta a te caro Dani…





in quei 4 giorni abbiamo ripulito il giardino e falciato l’erba che piu’ che un giardino sembrava un campo di sterminio, abbiamo rassettato le stanze il refettorio, addobbato la chiesa che avrebbe ospitato il concerto d’archi, preparato il buffet per il dopo concerto e soprattutto sottolineo soprattutto, ho cominciato ad assaporare un nuovo stile di vita e devo ringraziare per questo tutti quei ragazzi che per l’occasione si erano ritrovati a dare una mano per l’evento ,
perchè Cingoli, il convento S.Giacomo, Lucia e Giovanna che lo hanno riaperto,
non sono solo un luogo, una casa, delle persone
bensì un PONTE, per l’appunto il mio, ma non voglio essere egoista anzi credo davvero che sia un PONTE per tutti coloro che vi si ritrovano per stare insieme, per lavorare,per collaborare,per conoscersi,per dare tempo l’uno all’altro ,per imparare ad accogliere, per crescere.
un mio amico si chiedeva cosa ci puo’ mai stare a Cingoli per poter spostare tutti i fine settimana una ragazza e farle fare tutti quei km.






semplicemente gli ho risposto che io insieme a tanti altri miei amici che arrivano chi da Jesi, chi da Treia ,chi dall’Avenale,chi da Appignano, chi da Macerata, chi da Osimo, chi da P.Recanati, chi addirittura ci si è trasferito da Milano, ci ritroviamo a Cingoli ognuno per mille motivi diversi
ma UNO ce l’abbiamo sicuramente tutti in COMUNE ed è lo stesso che ci ha legati fin dalla marcia. …




il mio amico non ha piu’ detto nulla ma AVEVA CAPITO!!!



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