martedì, febbraio 28, 2006

PRESEPE VIVENTE 2004

ottobre - dicembre 2004 :
lavori in corso per la rappresentazione del PRESEPE VIVENTE a Cingoli

A ottobre sono iniziati i lavori per la rappr.del presepe vivente nella pineta del convento S.Giacomo.
Era la II^ rappresentazione, con una variante denominata :
operazione PINETA

Il primo anno Lucia, Giovanna e altri loro amici avevano realizzato il presepe nel giardino di fianco al convento e, viste come erano andate le cose, hanno deciso di ingrandirlo un pochino: “perchè non ripuliamo la pineta e lo facciamo li sotto?”

Ci siamo quindi messi all’opera e ritrovati tutti i fine settimana a Cingoli per la realizzazione del progetto, nonchè per costruire le capanne che avrebbero ospitato i figuranti e rassettare il convento.

I lavori erano poi alternati nell’arco della giornata da momenti di preghiera e fraternità ed è così che ho avuto modo di fare molte amicizie:

i compiti venivano assegnati a piccoli gruppi di persone, che tra loro non c’azzeccavano nè per età , nè per nessun altro tipo di cosa, e se ci penso non so quante sono state le volte avrei preferito scalare una montagna , scendere e risalirci di nuovo piuttosto che mettermi a lavorare con le persone che conoscevo meno o quasi per niente, era talmente faticoso affrontare questo mio disagio che avrei preferito mille volte rivoltare tutta la pineta da sola che condividerci del tempo e essere messa in una condizione di parlare di me o semplicemente parlare.

Ringrazio tanto queste unioni forzate, m’hanno tolto lentamente, dal mio guscio che avevo ricamato e ricoperto di bei strati e merletti e chiuso a doppia mandata, facciamo pure tripla e quadrupla.

I lavori sono andati avanti fino al 26 Dic. 2004, prima data delle 3 rappresentazioni che avremmo tenuto; nell’arco di questi 4 mesi ho visto passare per dare una mano un centinaio di persone o forse più.

Chi veniva metteva a disposizione il proprio tempo senza mai sentirsi in obbligo o a disagio pur non conoscendosi l’uno con l’altro, motivati a vincere i propri remori dal piacere di sentirsi parte di un progetto e soprattutto la gioia di vederlo crescere sotto i propri occhi.

La volta in cui mi son resa conto di quante persone avevano dato il proprio contributo è stato alla cena del 26.12, dopo la rappresentazione.

Tutti i tavoli del refettorio erano occupati , in piu’ erano state improvvisate altre tavolate e aggiunte panche, c’era a malapena il posto per passare a servire;
altrettanto era capitato al corridoio che si era ritrovato a ospitare altrettanti tavolini ,panche , sedie e persone seduti un po’ dove capitava , non era importante, il posto ci sarebbe stato per tutti e nessuno aveva fretta di cominciare ,nè paura di aspettare o che non ci fossero vivande per tutti.
La provvidenza provvede, la fraternità accoglie tutto cio’ che viene.

Il convento era piu’ vivo e splendente che mai, lo illuminavano tutte quelle persone che chiaccheravano, ridevano , condividevano e facevano rivivere ancora una volta con le loro parole, la felicità di aver dato vita fino a pochi minuti prima al miracolo della nascita del Salvatore.

Con altri miei amici vedevamo questa meraviglia da qualche gradino più su, infatti, terminato di servire in tavola, abbiamo cercato un posto anche noi : la scalinata che da sul corridoio, fu davvero felice di accoglierci in tutta la nostra stanchezza e gioia,

la gioia di essere noi stessi un progetto

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