martedì, febbraio 28, 2006

I^ catechesi 28.Gen.06

CON GESU’ VERSO GERUSALEMME
MC 1, 16-20 LA CHIAMATA DEI DISCEPOLI

Sab, 28 Gen. 2006 - P. Samuele Salvatori

che cosa dice Gesù a noi in questo momento?
Gesù ci parla lungo tutto il cammino della nostra vita ma forse non siamo noi pronti all’ascolto
dovremmo allora pregarlo chiedengogli di accettare la Sua volontà
che potrebbe essere diversa dalla nostra, ed è questo il momento in cui spesso chiudiamo l’audio.

Preghiamolo dunque in questo modo:
“Signore,
io mi fido di te
e mi affido a te
ti scelgo per tutta la vita
donandoti la mia vita
mettendola nelle tue mani.”

Gesù passa lungo la strada della nostra quotidianità, cioè ci si fa vicino , ci cammina acccanto in qualsiasi momento , brutto o bello che possa essere.

Lui è appassionato di ognuno di noi e vuole che ci convertiamo. questa parola tanto nominata quanto sconosciuto è il suo reale significato.

Perchè conversione significa rendersi conto che Dio mi ha sempre voluto bene e che ho bisogno di riaprire la porta del cuore al Signore.

Dunque accogli il peso che porti dentro di te , consegnalo a Lui e schiudi il tuo cuore.

Proseguendo con la lettura del Vangelo leggiamo:

  • vide”: questo è un vedere particolare, Gesù guarda a noi , è lo sguardo attraverso cui Dio vede la NOSTRA intimità; perchè lo sguardo di Gesù legge la nostra storia e s’innamora della nostra storia, uno sguardo che ci si fa vicino e piano piano bussa alla mia porta, innamorandosi di noi.
  • mentre stavano gettando le reti : Gesù ci sceglie mentre stiamo lavorando, nei nostri momenti alti o bassi, ci sceglie nella nostra vita e la vuole trasformare.
  • venite dietro a me vi farò pescatori di uomini: noi abbiamo difficoltà a credere , perché abbiamo un Gesù in testa che non è fatto di carne , ma è solo un concetto il “Gesù” che ci chiede di andare dietro a Lui invece un uomo vivo, concreto. La fede nasce dunque da un incontro sconvolgente che facciamo con una persona, per cui non crediamo in un concetto , ma crediamo in un uomo , seguiamo un uomo.Gesù ci dice” io ti amo, vieni dietro a me” tutto ciò mentre ha Dio in fronte agli occhi, come sua immagine e somiglianza. Farsi discepolo di Dio significa dunque smontare i nostri criteri di vita facendo come Gesù che cerca il dono si sé, cioè la nostra vita come un dono all’altro e non come strumentalizzazione dell’altro. Dobbiamo perciò domandarci quali sono le scelte della nostra vita che ci impediscono di essere come Gesù, perché Lui è modello di vita, e se vogliamo vivere la libertà, l’amore , la fede, dobbiamp guardare a Lui. Domandiamoci allora quali sono i schemi con noi stessi , con gli altri , con Dio, perché solo Gesù può darci dei criteri di vita.
  • “Io vi farò pescatori di uomini”: Gesù può trasformare la nostra vita senza stravolgere la nostra identità, rendendo la nostra umanità più bella, mentre l’errore che noi facciamo è di chiedere all’altro di essere come noi vogliamo.
  • i discepoli lasciarono tutto e lo seguirono : che cosa siamo disposti a lasciare per Gesù?

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