mercoledì, maggio 31, 2006

San Francesco:''Voglio mandarvi tutti in paradiso''

Il Perdono d’Assisi è il grande dono ottenuto da San Francesco che ha regalato a noi uomini.

Una notte dell'anno 1216, Francesco era immerso nella preghiera e nella contemplazione nella chiesina della Porziuncola presso Assisi, quando improvvisamente dilagò una vivissima luce e Francesco vide sopra l'altare il Cristo e alla sua destra la sua Madre circondati da una moltitudine di angeli.

Francesco adorò in silenzio con la faccia a terra il suo Signore! Gli chiesero allora che cosa desiderasse per la salvezza delle anime.

La risposta di Francesco fu immediata:" Santissimo Padre benché io sia misero peccatore, ti prego che a tutti quanti, pentiti e confessati, verranno a visitare questa chiesa, gli conceda ampio e generoso perdono, con una completa remissione di tutte le colpe".

"Quello che tu chiedi o Frate Francesco, è grande - gli disse il Signore -, ma di maggior cose sei degno e di maggiori ne avrai. Accolgo quindi la tua preghiera, ma a patto che tu domandi al mio Vicario in Terra, da parte mia, questa indulgenza".

E Francesco si presentò subito al Pontefice Onorio III che in quei giorni si trovava a Perugia e con candore gli raccontò la visione avuta. Il Papa lo ascoltò con attenzione e dopo qualche difficoltà diede la sua approvazione.

Poi disse: "Per quanti anni vuoi questa indulgenza?". Francesco scattando rispose: "Padre Santo, non domando anni ma anime".

E felice si avviò verso la porta, ma il Pontefice lo richiamò: "Come non vuoi nessun documento?" E Francesco: "Santo Padre a me basta la vostra parola! Se questa indulgenza è opera di Dio, penserà a manifestare l'opera sua, io non ho bisogno di alcun documento, questa carta deve essere la Santissima Vergine Maria, Cristo il notaio e gli angeli i testimoni".

Questo è il racconto della nascita della cosiddetta Indulgenza Plenaria che possono ricevere tutti coloro che confessati e comunicati, sinceramente desiderosi di vivere in obbedienza alla volontà di Dio e in amicizia con lui nella Chiesa, visiteranno da mezzogiorno del 1° agosto alla mezzanotte del 2 agosto una chiesa parrocchiale o francescana, fermandosi a pregare il Padre nostro, il Credo, e formulando una preghiera secondo le intenzioni del Papa.

Accanto alla tomba di San Francesco arde un lampada per la quale ogni anno una regione italiana offre l'olio. Nel 1980 fu il turno della Toscana.
In quella occasione alcuni giovani francescani toscani vollero rifare a piedi il tragitto dell'ultimo viaggio di San Francesco,
dal monte della Verna, dove era stato segnato con le stimmate, fino alla città di Assisi.

Così quell'anno ebbe inizio la Marcia Francescana.


L'anno successivo la Marcia è già un evento a carattere nazionale, a cui partecipano le Marche, l' Emilia, il Lazio ,la Toscana , il Veneto e la Sardegna.

I marciatori raggiunsero Santa Maria degli Angeli il 2 Agosto del 1981,
per la festa del Perdono.

così veniva presentata la marcia nei volantini del tempo:

una "forte esperienza di vita" un modo per lasciarsi inquietare e mettere
in cammino da Dio
attraverso l'esperienza della fatica vera e feconda che fa
"uscire" dalla fatica di vivere,
per mezzo della condivisione,
dell'essenzialità,della preghiera, della meditazione...


La marcia è un’esperienza faticosa in cui quotidianamente si cammina per una ventina di chilometri e altrettanti se ne fanno spiritualmente scendendo nel profondo del proprio spirito.

La Marcia Francescana è prima di tutta una proposta che va intrapresa e vissuta nella semplicità, alla ricerca dell’essenziale, lungo un itinerario segnato da tappe di sosta e di preghiera.

Parte come esperienza di vita gli ultimi giorni di luglio

il 2 di agosto è già divenuta il tuo nuovo modello di Vita

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